“Il sentiero dei nidi di ragno” di Italo Calvino

Alunno
Leonardo Lupo

Il libro che ti consiglio è:
“Il Sentiero dei nidi di ragno” scritto da Italo Calvino nel 1947

Valutazione: 4

Perché mi è piaciuto:
Questo libro mi è piaciuto perché il periodo della Seconda guerra mondiale e della Resistenza partigiana viene raccontato dal punto di vista di un bambino, ancora immaturo, con tutte le sue debolezze e le sue paure, che non gli permettono di capire bene il mondo oscuro e spietato dei “Grandi”.
Inoltre, lo stile del romanzo è molto scorrevole e facile da seguire, e non annoia mai il lettore.

A che cosa assomiglia:
Assomiglia al libro “Niente di nuovo sul fronte occidentale”.

Di che cosa si parla:
Il romanzo è ambientato in piena Seconda guerra mondiale, in Liguria, durante il periodo della resistenza partigiana. La storia viene narrata dal punto di vita di un bambino di nome Pin, orfano di genitori, che vive con sua sorella.
Pin è un bambino maleducato, che viene evitato dagli altri bambini della sua età a causa del suo linguaggio crudo e adulto, imparato in un’osteria del paese, che viene frequentata da uomini di ogni tipo.
Un giorno gli viene affidato il compito di rubare una pistola al tedesco che frequenta sua sorella per dimostrare la fedeltà nei confronti di alcuni uomini che frequentano l’osteria, e che hanno a che fare con la Resistenza. Pin, sentendosi sfidato da coloro che lui definisce “I grandi”, ruba la pistola ma la nasconde nel suo rifugio, “dove i ragni fanno il nido”.
Dopo essere stato scoperto, interrogato e arrestato, in prigione conosce Lupo Rosso, un giovane partigiano molto avventuroso, e insieme riescono ad escogitare un piano per fuggire di galera.
In seguito, Pin fa la conoscenza di un partigiano chiamato Cugino, che lo porta nel suo distaccamento a conoscere i “compagni”.
Pin si ritroverà ben presto a far parte di un mondo molto più grande di lui.

Frasi da ricordare:
“Pin si sente solo e sperduto in quella storia di sangue e corpi nudi che è la vita degli uomini.”

“I grandi sono una razza ambigua e traditrice, non hanno quella serietà terribile nei giochi propria dei ragazzi, pure hanno anch’essi i loro giochi, sempre più seri, un gioco dentro l’altro che non si riesce mai a capire qual è il gioco vero.”

“Pin è cattivo con le bestie: sono esseri mostruosi e incomprensibili come gli uomini.”

“Arrivare a non aver più paura, questa è la meta ultima dell’uomo.”

“Forse un giorno si arriverà ad essere tutti sereni, e non capiremo più tante cose perché capiremo tutto.”

“Tutti abbiamo una ferita segreta per riscattare la quale combattiamo.”

A chi potrebbe piacere:
A mio parere il libro potrebbe piacere ai ragazzi 14+