Una splendida saga fantasy, il ciclo delle guardie

Il recensore: Francesco Rocchi

 

La trilogia delle guardie

 

La mia valutazione (da 1 a 5) e perché mi è piaciuto (o no)  5

 

Questo libro riunisce in sé il meglio del genere fantasy e della satira sociale: fantasia ed umorismo ad altissimi livelli!

 

A cosa assomiglia:

Un po’ a Tolkien, un po’ a Wodehouse, un po’ a D&D e un po’ a Jerome

 

Di cosa si parla:
E’ la storia della guardia notturna della più grande, pulsante, decadente e corrotta città del Mondo Disco, Ankh-Morpork

 

Frasi da ricordare:

Afferrò la mannaia con l’altra mano e riprese a colpire le catene, rendendosi conto che altre guardie stavano accorrendo, ma con quello speciale passo di corsa tipico delle guardie. Era una corsa che diceva: siamo una dozzina, perché devo essere proprio io il primo ad arrivare? Diceva: pare pronto a uccidere, nessuno mi paga per essere ucciso, forse se correrò abbastanza piano se ne andrà via…

 

A chi potrebbe piacere?

Agli amanti del fantasy e dell’umorismo intelligente e graffiante.

 

Terry Pratchett è uno degli autori più amati nel mondo anglosassone, ma in Italia occupa uno spazio di nicchia troppo angusto rispetto ai suoi meriti letterari. Pratchett ha creato un mondo ricco, vario, pieno di brillanti invenzioni fantastiche che hanno una grande vitalità di per sé, ma sono anche, quasi invariabilmente, acute satire del mondo reale. Le due cose non si elidono, né i romanzi hanno alcunché di noiosamente didascalico: Pratchett ama ciò che satireggia e conosce l’arte del sorriso. E alla sua base c’è una visione del mondo cosmopolita, aperta, sicura, laica.
Il ciclo delle guardie è un fantasy, ma anche una storia, anzi, una summa di storie poliziesche. Corale e vasta, la trilogia narra le avventura della guardia notturna di Ankh-Morpork…vecchia, screditata, sottopagata e confusionaria, ma pugnace e, grattando un pochino, idealista.  Il capitano Vimes, il tenente Carota, i nani, i troll e le altre creature senzienti incluse nella Guardia (per ragioni di inclusività…) sono personaggi che non si dimenticano, come anchei personaggi ricorrenti che popolano anche molti altri romanzi del ciclo del Mondo Disco (un’ottantina di romanzi in tutto); su tutti, spicca il Patrizio, Lord Vetinari, il prototipo del politico freddo, manipolatore, cinico ma anche indiscutibilmente sapiente (un Andreotti in chiave fantasy, praticamente).
Una lettura sontuosa e magnifica per chiunque abbia voglia di farsi affascinare.

Immagine: Rollingrck